Pagina 5 - Il Tassello

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I luoghi dello spirito
Musica Maestro!
C
iao Gianfranco,
come stai? Hai
fatto un buon
viaggio?”
“Sì! Bene grazie e tu?”
Erano le frasi che ci scam-
biavamo quando io e un mio
carissimo collega arrivavamo
ad Alessandria per insegnare
al Conservatorio, ora Accade-
mia di Studi Superiori, “Anto-
nio Vivaldi”.
Io arrivavo da Busto Ar-
sizio, prendevo il treno della
ferrovia Nord che partiva alle
ore 06 e 45 dalla vecchia sta-
zione di Busto. Cambiavo a
Novara e alle ore otto partivo
con un vecchio treno a trazio-
ne diesel alla volta di Alessan-
dria. Arrivavamo assieme, io e
il mio collega, ma lui arrivava
solo soletto da molto lontano
ed esattamente da Camogli in
Liguria dopo un viaggio piut-
tosto lungo.
Niente di strano direte voi se
non che il mio carissimo amico
è cieco. Io insegnavo Armonia
e Composizione, lui il piano-
forte. Durante il tragitto verso
il Conservatorio ci scambiava-
mo notizie sugli allievi, sulla
attività artistica e lui sempre
mi impressionava per i nume-
rosi concerti che teneva come
pianista in tutta Italia.
Un giorno, ormai era tempo
che mi tormentavo con quella
domanda, mi feci coraggio e
gli domandai; “Ma tu ci vedi?
Non è possibile che quan-
do arriviamo alla stazione di
Alessandria tu mi raggiunga
lungo il tragitto, mi riconosca,
mi saluti, ma come fai?”
“Ma io ti vedo” “Ti prego
non mi prendere in giro, so be-
nissimo il tuo stato, ma quello
che più mi impressiona è che
tu mi sorrida sempre, che tu
tenga dei meravigliosi concer-
ti tutti a memoria, io se non
leggo gli spartiti o le partiture
non saprei proprio come fare?
Tu come fai?”
“Devi sapere caro Gianfran-
Un mio collega
IL SANTUARIO
Il santuario è il luogo dello Spirito. Noi anziani abbiamo fatto l’esperienza e saggiamente
lo consigliamo ai più giovani.
Ogni santuario ha la sua spiritualità. Tutti conoscono molto bene Lourdes, con quella be-
nedetta grotta che noi vediamo ogni giorno alle ore 18.00 su TV 2000, canale 28, con il
santo Rosario. Conosciamo anche Fatima, con quei semplici santi pastorelli che ci insegna-
no preghiera e penitenza per i peccatori. Caravaggio con quella povera contadinella per la
quale la Madonna ha fatto sgorgare una fonte di acqua che da 5 secoli continua a dissetare
la nostra sete fisica e spirituale.
Conosciamo anche il santuario della Madonna delle Lacrime di Treviglio dove don Peppi-
no ha celebrato la sua prima Messa: le lacrime della Madonna hanno salvato quella città
dalla distruzione.
In tutti i santuari abbiamo ricreato il nostro spirito. Prossimamente abbiamo in program-
ma il santuario di Chiampo, la piccola Lourdes, il santuario di Monte Stella, quello del
beato Paolo VI, andremo anche al santuario dell’arte e della scienza, oltre che della fede,
il Museo Diocesano.
Siamo nonni, abbiamo poco tempo, ma vogliamo viverlo bene: il pellegrinaggio è un modo
per dire grazie al Signore e per allenarci a salire sul monte del Signore.
Un nonno della Terza Età