Pagina 13 - Il Tassello

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Opere di misericordia corporali
Dar da bere agli assetati:
acqua fonte vitale
Dalla parte della natura
D
alla nostra Italia, dalla nostra Euro-
pa, è difficile comprendere veramente
il problema della mancanza d’acqua,
per noi è semplice, apriamo un rubinetto e
l’acqua scorre, limpida, pura… e se proprio
ci fosse siccità… che importa, c’è l’acqua in
bottiglia o al limite le bibite…..
L’acqua è un elemento prezioso per l’intera
vita sulla Terra, ogni pianta ha necessità di
acqua per sopravvivere, nascere, crescere, ri-
prodursi… ogni animale ha bisogno di acqua
per compiere lo stesso ciclo vitale. Immagi-
niamo di trovarci nel bel mezzo della savana,
nel periodo siccitoso del clima tropicale, le
poche pozze d’acqua rimaste sono circondate
da zebre, gnu, elefanti che rischiano la vita
per riuscire ad ingerire un po’ di quell’acqua
vitale, perché oltre a loro ci sono anche leoni e
iene anche loro ad abbeverarsi, ad ingurgitare
quel prezioso liquido che permette alle cellule
che compongono il loro corpo di restare tur-
gide e vitali.
…E come gli animali, l’uomo non è da
meno, ha necessità di acqua come ogni altro
essere vivente e nonostante le molte risorse
e la tecnologia avanzata, un miliardo e
250 milioni di persone nel mondo non
dispone di acqua potabile; eppure, nel
sottosuolo, a profondità più o meno
grandi, l’acqua c’è, fresca e potabile.
Ma in Italia non manca…. Nel mondo
occidentale non manca …. Tuttavia si sta
diffondendo una certa mentalità ecologi-
ca; a scuola insegnano, fortunatamente,
a rispettare il consumo d’acqua: anni fa
mio figlio mi rimproverava perché men-
tre mi lavavo i denti lasciavo il rubinet-
to aperto … non solo, ogni azione che
compivo aprendo i rubinetti mi
faceva notare dello spreco d’ac-
qua, ma non è tutto, dalle notizie
date in TV ormai è noto che an-
che il consumo di carne comporta uno spreco
enorme di acqua, infatti che, per produrre un
chilo di carne di manzo, facendo tutti i conti
(ossia sommando il necessario per produrre
mangimi e foraggio, per nutrire l’animale, per
dissetarlo, pulirlo e macellarlo), ci vogliono
15.400 litri di acqua!
Insomma, noi italiani ci sentiamo in colpa
per il consumo d’acqua mentre in altre parti
del mondo milioni di persone muoiono ancora
di sete.
In realtà io non sono convinto che azio-
ni di risparmio dell’acqua da noi possano in
qualche modo aiutare chi non ne ha, dopo-
tutto l’acqua che circola sulla terra è sempre
la stessa da 4 miliardi di anni, e si rinnova
continuamente in un ciclo ininterrotto di eva-
porazione, precipitazione, infiltrazione, scor-
rimento, quella che io “spreco” in realtà ri-
entra semplicemente in circolo! Quindi non è
questo il modo per aiutare agli assetati…
L’acqua si spreca, non c’è dubbio, e, cosa
gravissima, si inquina, ma il risparmio di
questo bene non si fa solo sui moralismi idrici
in salsa ecologista.
Di chi è quindi la colpa?
Come vuole l’ecologismo
alla moda, che trasforma
la Terra – uomo esclu-
so – in un pianeta allo
spasmo, da salvare
assolutamente,
la
colpa è certamen-
te dell’essere umano,
dell’inquinamento, con il conse-
guente surriscaldamento terrestre, che
causa piogge torrenziali non meno
pericolose della siccità e, ovvia-
mente, del consumo esaspe-
rato. Tutto questo è vero ma,
forse, non è tutta la verità.
La soluzione del proble-