Pagina 5 - Il Tassello

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La misericordia per il nostro pianeta
Musica Maestro!
Q
uando si parla di musica ecco che tutti
sanno tutto di essa.
E allora assistiamo a trasmissioni
radio o televisive dove i presentatori
sanno tutto dei vari cantanti, sanno però poco o
nulla di chi ha scritto la musica, chi è l’autore
del testo, dell’arrangiamento strumentale. Sanno
però tutto su ciò che accade agli artisti nella loro
vita privata. Assurgono a critici, fanno commenti
che a volte sono fuori luogo, impongono, con le
loro scelte, il successo dei vari brani. Viviamo
nell’epoca della musica di consumo, ma che cos’è
la musica di consumo?
Ebbene la musica di consumo
venne coniata per la musica
di W. A. Mozart. Sì, perché il
grande compositore scriveva
quelle che da lui furono definite
“Accademie”, concerti che
venivano eseguiti una sola volta.
Vendeva infatti i biglietti, cento
per l’esattezza, questo era il
numero dei posti a sedere che
aveva a disposizione nella sala
da concerto in cui eseguiva i suoi
lavori.
Ma perché parlare di ciò quando il tema
che mi è stato presentato per questo numero
del “Tassello” è: “La terra casa comune
dell’umanità”? Ebbene il mio intento in questo
numero è quello di sottolineare che la musica,
sia quella attuale, sia quella definita classica,
nient’altro è che l’espressione umana di chi vive
oggi sul nostro pianeta. E allora facciamo alcune
distinzioni.
Lamusica della natura, la veramusica è quella
che ascoltiamo e alla quale non prestiamo molta
attenzione come ad esempio: il suono del vento
che passa tra i rami degli alberi o che si insinua in
vallate, gallerie, il suono prodotto dallo scrosciare
della pioggia, il tuono, l’infrangersi delle onde
del mare sugli scogli, il rumore assordante di
valanghe, ecc... Abbiamo poi la musica inventata
dall’uomo proprio per copiare tutto quello che ci
circonda.
Quella quindi che noi definiamo musica è
tutto un artificio di copiatura. Ecco allora il
grande Antonio Vivaldi che dà come titolo a un
suo concerto il nome delle “Quattro stagioni”,
Beethoven che scrive la fantasia “Al chiaro di
luna” per pianoforte, Claude Debussy “Jardins
sous la pluie” (Giardini sotto la pioggia), “La
mer” (Il mare) “Clair de lune” (Chiaro di luna)
Igor Stravinskij con “La sagra della primavera”.
Cantanti attuali che cantano: “ Cantando sotto
la pioggia” “Cade la pioggia” “Impressioni
di
Settembre”…
Questa
tant’altra musica che viene
definita “Profana”; musica del
divertimento.
Al primo posto però metterei
la “Musica sacra” musica
cioè fatta per cantare le lodi
dell’Altissimo sia esso di religione
ebraica, cristiana, musulmana,
buddista e così via. Ecco allora
che si parte dalla musica, nenie
che cantavano i vari ufficianti
(stregoni) che cantavano e
ballavano la “Danza della pioggia”, officiavano
riti per propiziare i raccolti, la “Danza della
guerra”, la “Danza della morte”. Tante nei secoli
le composizioni religiose, vedi “Tu fonte viva”
“Quanta sete” ecc. ecc. Insomma è tutto un
cantare, un suonare, un ballare tutto ciò che la
terra ci mette a disposizione.
Essa ci parla e ci dice: “Copiami, utilizza tutto
ciò che ti offro, saziati del mio cibo, della mia
acqua, condividi con tutti i viventi questi grandi
doni che ti offro. Non essere egoista pensa che
sei qui solo di passaggio”. E allora “Vivi la vita,
vivila perché...”. A presto!
Ehi! Se ti fa piacere puoi scrivermi presso la
redazione del giornale.
Un ciao da Gianfranco
I suoni della Terra