Pagina 4 - Il Tassello

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Scegli (il) bene
B
ella parola! Qualifica la dignità dell’uomo che, a differenza delle altre creature, ha la pos-
sibilità e la responsabilità di scegliere il bene o il male.
La libertà umana, dono di Dio, noi non la apprezziamo abbastanza, non valutiamo ab-
bastanza questo dono: l’uomo è uomo proprio perchè è libero di scegliere. Ma questa libertà ti
rende responsabile nelle tue scelte di fronte a Dio, di fronte alla tua coscienza e di fronte al mon-
do. Perciò scegli bene e scegli il bene, perché se scegli il male fai il tuo male e vai a finire male.
Dio ha messo davanti all’uomo “la vita e il bene, la morte e il male” perché egli faccia libera-
mente la sua scelta. Ma che cosa è il bene?
Nel linguaggio biblico il bene può essere una persona oppure una cosa che, per la sua qualità
provoca nell’uomo una sensazione piacevole o una gioiosa soddisfazione. Il bene quindi rende
felice il cuore dell’uomo, felicità che fa bella la vita. L’Esodo dall’Egitto ha fatto gustare a Israele
il bene grande della libertà e della predilezione di Dio. Nella terra promessa il popolo liberato
troverà i beni che Dio ha preparato per lui, terra dove scorre latte e miele. Dopo tutti i tradimenti
del popolo che si rivolgeva ad atri dei, i profeti annunciavano nuovi beni : il perdono, la puri-
ficazione, la nuova alleanza, fino alla salvezza messianica. Per la Bibbia il bene non è una cosa
astratta, è l’obbedienza dell’uomo a Dio, al piano del Creatore. Il bene è il ritorno alla volontà di
Dio espressa dalla legge che è il disegno di amore che vuole la felicità dell’uomo.
Anche Gesù ha definito il bene come osservanza dei comandamenti, i quali manifestano la
volontà di Dio che è buona, il bene dell’uomo. Osservando i comandamenti l’uomo giunge alla
conoscenza di Dio e si unisce a Lui che è il sommo e vero bene.
Gesù a sua volta si è manifestato come la luce, la vita, la verità, la risurrezione; egli è il bene
in persona presente tra gli uomini, venuto a portare il bene supremo, la vita eterna, realizzata
con il suo sacrificio. L’uomo peccatore, che ha scelto il male non deve disperare, perché Gesù ha
ristabilito il bene sulla terra, basta ricorrere a Lui, perché Lui è il vero bene dell’uomo.
San Paolo invita con forza i cristiani ad allontanarsi dal male e fare il bene. Egli è cosciente del
dramma dell’uomo, infatti l’esistenza naturale dell’uomo è lontana dal bene e dominata dal
peccato; egli desidera il bene ma non riesce ad attuarlo, attua invece il male, pur detestandolo.
Quel male che ha introdotto nel mondo la morte spirituale e fisica. Ma il cristiano, aiutato dalla
grazia di Cristo, può sconfiggere il male, il peccato, e la sua vita si apre al bene, alla vita vera.
A pieno diritto san Paolo esorta i cristiani a cercare sempre il bene nella comunità in cui vivono,
guardandosi dal rendere male per male, cercando invece il bene per tutti; così possono vivere
nell’amore che è il fine ultimo della legge e il vero bene al quale l’uomo aspira.
L’uomo ha in sé la buona coscienza che guida al bene la sua vita. L’apostolo Paolo è un esempio.
Ma l’attuazione di questo bene nella carità può venire solo “da un cuore puro, da una coscienza
retta e da una fede sincera” (1Tim 1,5). Per coloro che amano Dio, tutto, anche il male, può
diventare occasione di bene (Rom 8). Questo tema che è proposto ai nostri ragazzi che frequenta
l’oratorio; “Scegli bene, scegli il bene” può essere motivo di riflessione per i genitori. Le nostre
scelte sono per il bene dei nostri figli?
scegli!
Sguardo sulla storia e sul mondo
Don Peppino