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Natale: la Famiglia di Gesù
Scrittori Liberi
Santo Natale – Sacra Famiglia
M
aria ha accettato quel figlio
che non era per lei, ha ac-
colto un dono del Signore
e ha riposto in Lui una sconfinata
fiducia: ha amato senza mai posse-
dere.
Tutte le famiglie cristiane si devo-
no sentire “invase” da questo dono
anche quando non si comprende del
tutto e gli eventi possono far pensare
il contrario. Per non confondersi sul
progetto che Dio ha per noi è fon-
damentale la preghiera quotidiana,
piccoli e semplici gesti che aiutano
a tenere al centro della nostra vita
Dio Padre.
La Sacra Famiglia di Nazareth
certamente pregava, anche se dai
Vangeli non appare neanche una
parola precisa. Si possono trova-
re degli “indizi” dai quali dedurre
come affrontavano la loro quotidianità. Il primo indizio è che sia Maria che Giuseppe hanno un
dialogo intenso con Dio, tanto da essere la “prescelta” e il “giusto”. È un dialogo che porta ad
un annuncio fecondo, laddove la Parola si fa carne e storia. Nutrire un dialogo con Dio è ascol-
tare la sua Parola: il ritagliarsi dei momenti personali permette a ciascuno in famiglia di sentirsi
ascoltato e accompagnato.
Il secondo indizio cha accomuna Maria, Giuseppe e anche il piccolo Gesù è la fiducia. A cia-
scuno è detto in contesti diversi, “non temere”. Stare alla presenza di Dio come famiglia crea le
condizioni per sentirsi sostenuti da Dio nel cammino della vita, è la certezza di essere di Dio e di
rispondere con la propria vita alla vocazione che Dio ha riservato per noi.
Il terzo indizio è l’effetto della preghiera nella Sacra Famiglia: grazie al clima che Gesù re-
spirava in famiglia, egli “cresceva in età, sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini”. Gesù è
il frutto della casa orante di Nazareth: una preghiera costante e quotidiana (“cresceva in età”),
una preghiera che sa leggere i segni (“sapienza”), una preghiera riconoscente per gli altri e per
quanto ricevuto (“grazia”), una preghiera che ascolta in una dimensione personale (“davanti a
Dio”) e comunitaria (“agli uomini”). Grazie a questi indizi si può riscoprire la nostra preghiera.
Un buon punto di partenza è rimanere ancorati a Dio anche con piccoli momenti di preghiera
quotidiana. Così facendo si potrà assaporare questo Santo Natale come dono di un Bene Grande
che invade tutto il nostro cuore!
Giulia