Pagina 15 - Il Tassello

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La carità tra accoglienza e ririfiuto
Nel film Rocky IV il celebre pugile italo-americano del cinema interpretato da
Sylvester Stallone sfida il pugile sovietico IvanDrago, interpretato dall’attore svedese
ing. Dolph Lundgren (sì, è laureato in ingegneria), per l’onore degli Stati Uniti e
per onorare la memoria del suo amico Apollo Creed, morto sul ring proprio per
mano di Drago. La corsa allo spazio iniziata una trentina d’anni prima dell’uscita
del film fu più o meno qualcosa del genere, squadre di ingegneri aerospaziali che si
sfidarono a colpi di massicci investimenti economici, tecnologie avanzatissime per
l’epoca, e conoscenze scientifiche. In questa sfida tra russi e americani si inserisce
però lo scienziato tedesco Wernher von Braun, l’ingegnere che progettò i missili V2
che secondo Hitler avrebbero consegnato la vittoria alla follia nazista nella seconda
guerra mondiale; Londra e Anversa furono colpite da questi ordigni. Dopo la fine
della guerra l’Armata rossa si impadronì dei razzi di von Braun riconvertendoli
a razzi vettori per spedire in orbita lo Sputnik, il primo satellite artificiale, nel
1957. Dall’altra parte, gli americani assunsero von Braun in persona dopo che
quest’ultimo si consegnò agli alleati, sfruttandone le indubbie capacità ed esperienza
nel programma spaziale. Un grande colpo. Il primo uomo nello spazio però, fu il
cosmonauta russo Yuri Gagarin a bordo del Vostok 1, due anni dopo fu il turno della
prima donna, Valentina Tereskova a bordo della navicella Vostok 6. Il successo delle
missioni sovietiche spinse l’allora presidente americano Kennedy ad annunciare la
volontà di arrivare sulla Luna. E qui torna in gioco von Braun. Dopo più di otto
anni di ricerche, calcoli, progetti completamente rivoluzionati e inimmaginabili
costi, l’Apollo 11, spinto in orbita dal razzo Saturn V progettato dalla squadra
dell’ingegnere tedesco, atterrò sul nostro satellite. Ma l’esplorazione dei segreti
dello spazio non era certo finita lì. Nel 1990 venne lanciato il telescopio spaziale
Hubble che, dopo una riparazione avvenuta in orbita, inviò sulla Terra immagini
inedite e sbalorditive. Questo incredibile strumento ha già un erede più moderno
e più potente, il telescopio spaziale James Webb, il cui lancio è previsto nel 2019.
Praticamente sono i discendenti del cannocchiale di Galileo. L’esplorazione spaziale
è appena all’inizio, abbiamo appena grattato la superficie, ce lo hanno permesso
menti geniali, uomini coraggiosi e, purtroppo, il sacrificio di diverse persone.
Io ti spiezzo in due
Scrittori liberi
Matteo