11
La carità tra accoglienza e ririfiuto
Chiara
Dub-bio-logico
Le avventure di Cheddonna
P
er Cheddonna la salvaguardia dell’ambiente era sempre stata una priorità, a
maggior ragione da quando IlPrincipe, giunto ormai alla quinta liceo, le aveva
fatto capire che non era il caso che lei insistesse nell’accompagnarlo in macchina
davanti al portone della scuola, ché faceva proprio sfigato, visto che, peraltro, dalla scuola
abitavano a meno di cento metri. Cheddonna aveva abbozzato, poco convinta, ma poi
aveva addirittura deciso di vendere il mastodontico S.U.V. in favore di una superecologica
500 elettrica, decisamente più trendy. Del resto, il S.U.V., con le recenti restrizioni sugli
euro 5 imposte dai livelli di polveri sottili e monossido di carbonio sempre più alti, era
costretta a tenerlo in garage un giorno sì e uno no, e allora tanto valeva.E poi, con la 500,
qualche volta riusciva perfino a non parcheggiare in doppia fila!
-Èimportante formare una coscienza ecologica soprattuttonei giovani! - la ammoniva
la Fulvia, che poteva vantarsi di non aver mai dato una merendina industriale al “Che”
e a Irene, e Cheddonna assentiva, sempre più convinta.
-Dovresti cominciare a comprare anche tu frutta e verdura biologiche, possibilmente
a chilometro zero. Tutta un’altra cosa! - le diceva, mostrandole mele piccole e
bitorzolute e carote sporche di terra, appena acquistate dal contadino. Per Cheddonna
quegli ortaggi e quella frutta dall’aspetto dimesso erano improponibili; del resto anche
l’occhio vuole la sua parte, no? Così, pur convinta che “bio è meglio”, aveva cominciato
a cercare in rete dei prodotti eco-friendly che soddisfacessero anche il lato estetico e,
tac, in un click si era aggiudicata una fornitura di mele bio del Trentino dall’aspetto
lustro e rubicondo, consegna prime in 1h. Sul prezzo esorbitante aveva preferito
sorvolare, perché per l’ambiente bisogna essere disposti a spendere di più, dopo tutto.
Nel metterle in tavola, quel giorno, Cheddonna aveva provato un certo orgoglio.
-Devi assolutamente assaggiare una di queste mele, IlPrincipe, sentirai che buone! -
IlPrincipe le aveva rivolto uno sguardo carico di scetticismo, poi aveva addentato uno
degli spicchi che sua madre aveva sbucciato per lui e, all’improvviso, il suo volto si era
illuminato.
-Mmmmm, ma è buonissima! Sa proprio di succo di frutta alla mela verde!
UGUALE! - aveva esclamato, mangiando, uno dopo l’altro, tutti e quattro gli spicchi,
e continuando a emettere, dal volto, un’inquietante bagliore fosforescente, tendente al
giallo evidenziatore.
Guardandolo, a Cheddonna era venuto un dubbio: -Non è che forse avrei fatto
meglio a prendere quelle del contadino? –
(se volete leggere altri racconti:www.cheddonna.it)