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E il verbo si fece carne
Rubriche: Mi ritorna in mente
Piccola Stella
“…e ora scrivo qui in fretta per dirtelo ancora
Che sei forte e fragile senza paura
Tu resta la stessa, la stessa di sempre
Sei la cosa più bella che indosso
Sei risorsa, sei il cielo e sei il mondo
Sei la strada che porta alla vita
Donna instabile sei la mia sfida
Sei la piccola stella che porto
Nei momenti in cui non ho luce
Sei la piccola stella che porto
Nei momenti in cui non ho luce...”
Solo un piccolo frammento di una bella canzone del cantautore romano Ultimo,
all’anagrafe Niccolò Moriconi, che nell’ultimo anno ha spopolato in tutte le classifiche.
Il brano si intitola, ovviamente, “Piccola stella” e la voglio dedicare a tutti, ma proprio
a tutti, quelli che vogliono bene a qualcuno.
Chi di noi non vorrebbe sentirsi dire queste belle parole, parole se vogliamo anche
semplici ma che vanno diritte alla meta. Vorrei spezzare una lancia per questo
bellissimo sentimento che è l’amore, non quello di plastica descritto benissimo dalla
omonima canzone di Carmen Consoli (Amore di plastica sanremo 1996) e nemmeno
quello sdolcinato di centinaia di altri motivi musicali.
L’amore con la A maiuscola, che declinato (come si usa dire oggi) vuol dire prendersi
cura, dedicare del tempo a chi si vuol bene, essere concreti ma anche, se necessario, un
po’ pazzi.
Dell’amore si è scritto di tutto e anche di più. Nel mio contesto musicale, quello
della rubrica, mi vengono in mente due citazioni esplicative…“io per amore butto in
aria tutto il mondo” cantava Pino Donaggio nel lontano 1966, oppure “ah l’amore
questo folle sentimento che…” (“Formula tre”, 1969, canzone scritta da Battisti –
Mogol).
Dunque l’amore è anche un po' di sana pazzia che può farti fare dei viaggi
molti lunghi (chi di noi non ha fatto un po’ di chilometri per andare a trovare
l’innamorato/a? ) oppure dei gesti molto semplici ed istintivi. L’amore è rinascere,
programmare, mettersi in gioco, spendersi.
L’inverno quest’anno mite se ne sta già andando…La primavera che tutti vogliamo
ed amiamo scalpita e sta per arrivare. Come tutte le nuove stagioni anche noi apriamo
il nostro cuore nuovamente ed integralmente a chi ci vuol bene e ci dedica tempo e
fatica.
E, per dirla come Papa Francesco, non facciamoci rubare il tempo da dedicare a
chi ci vuole bene da tutto quello che ci sta attorno di sfuggevole ed illusorio perché
altrimenti, sarà l’ennesima “maledetta primavera”. (e di tempo per recuperare ce ne sarà
sempre di meno).
Giovanni