Pagina 8 - Il Tassello

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E così era per Giovanna dal giorno in cui
aveva scoperto che il figlio Emanuele faceva sì
la strada con lei fino alla chiesa, ma poi, con la
scusa degli amici, in realtà non entrava, e rima-
neva sul sagrato per tutta la durata della messa.
Giovanna aveva provato a parlarne con il mari-
to Armando. Questi, però, non essendo creden-
te, a messa non ci andava mai e alle lamentele
di Giovanna si limitava a stringere le spalle e
non diceva nulla.
«Ma non è questione di crederci
o no!» rilanciava Giovanna «È una
questione di correttezza: se Emanuele
dice che ci va, allora perché se ne sta
fuori?». A quel punto Armando az-
zardava: «E allora che non ci vada
più!». Ma qui si scatenava la rabbia
della moglie: «Ma ti rendi conto?
Certo: tu sei sempre il solito! Per te
queste sono cose da bigotti e da beghine! Ma
chissà cosa ti ha insegnato tua madre... poveret-
ta! Eppure lei di rosari ne sgranava di conti-
nuo...!». L'evocazione della madre, però, irri-
tava non poco Armando: «Adesso non ricomin-
ciamo con mia madre! Questi sono affari
miei!». E via dicendo...
Accade non di rado che due sposi abbiano
una diversa visione della vita e, da qui, anche
della fede. Questo in se stesso non è un proble-
ma, ma lo diventa nel momento in cui una que-
stione importante come quella del credere viene
relegata nel campo dei gusti o in quello delle
opinioni. Sarebbe come dire: «A mia moglie
piacciono i fiori, i gatti, i cuscini dai colori pa-
stello, la cucina francese e... dire le preghiere».
Eh no! Amare i fiori e dire le preghiere non si
trovano sullo stesso piano. Se mia moglie prega
è molto probabile che abbia una visione del
mondo di un certo tipo e questo dice un modo
di intendere la vita, le relazioni interpersonali,
l'educazione dei figli..., che ha a che fare con la
verità profonda delle cose e non solo con i gu-
sti o le inclinazioni personali.
È possibile che due sposi abbiano del
mondo visioni diverse; ma con la consapevo-
lezza che di visioni del mondo si tratta e non di
preferenze alimentari o di hobby personali. Da
qui è decisivo che le scelte educative che coin-
volgono le visioni del mondo siano confrontate
anche se non condivise. Altrimenti i figli rice-
veranno tanti
doppi messaggi
. Un
doppio mes-
saggio
è un'indicazione data in modo doppia-
mente contraddittorio, perché scredi-
ta il contenuto del messaggio e an-
che chi lo pronuncia.
Se la mamma insiste con un
figlio affinché vada a messa, e il pa-
pà, che non ci va, insiste anche lui
(per far contenta la mamma), ma poi
rimane a letto fino a mezzogiorno, il
figlio non riceverà soltanto un mes-
saggio contraddittorio, ma profonda-
mente svalutativo nei confronti della fede e
della mamma. Perché se pregare è alternativo
a... dormire, certamente è più comodo dormire.
Se il papà, non credente, proporrà invece al fi-
glio una mattinata di volontariato per la pulizia
di un parco, la visita ad un museo, o la parteci-
pazione ad un incontro culturale, allora il figlio
crescerà con la consapevolezza che esistono
diverse visioni del mondo e ad un certo punto
sceglierà la propria.
Il doppio messaggio, al contrario, è una
delle strategie educative più fallimentari che
esistano. E può creare realmente molti proble-
mi. Di fronte alle insistenze di Giovanna, alla
fine Armando decise di intervenire. Prese il fi-
glio Emanuele in disparte e in modo perentorio
sentenziò: «Quando avrai diciott'anni farai
quello che vorrai! Adesso fai quello che dico io
e a messa ci vai!». E come per voler dare vigo-
re alle proprie parole, concluse con una solenne
bestemmia. Un altro bel doppio messaggio.
Che si commenta da sé.
DON
S
TEFANO
Più che eliminare si sta pensando di “fare diverso”. Attual-
mente alla prima domenica di quaresima vengono messe sul
capo, come segno penitenziale, le ceneri. Vorremmo cambiare! Ci sembra che sia più
significativo predisporre il primo lunedì di quaresima come “giorno delle ceneri”. Alla
Messa del mattino, ad un momento del pomeriggio e ad una celebrazione specifica della
sera, si darebbe importanza all’itinerario quaresimale, con orari diversificati per dare la
possibilità a tutti di un momento con le ceneri. Un invito affinché “si esca di casa”… per
andare a ricevere le ceneri!
ELIMINARE LE CENERI ?