Pagina 2 - Il Tassello

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Il tempo è ciò che ci qualifica come
persone a tal punto che quando un bambi-
no è concepito, si usa dire che “entra nel
tempo”, proprio perché si ha l’idea un po’
poetica che prima della nascita un bambino
viva, in qualche modo, fuori dal tempo.
Se poi ci apriamo ad un discorso reli-
gioso rimaniamo senza parole. Come fa
Dio che è fuori dal tempo ad entrare nel
tempo? Il concepimento di Gesù ci lascia di
stucco! Come immaginare Dio che diventa
umano, lui che è oltre il tempo? Siamo da-
vanti a qualcosa di immenso che si adatta a
diventare ristretto! E’ come se la Nazionale
di calcio venisse a giocare sul nostro cam-
po dell’oratorio o se una Ferrari venisse
acquistata per andare in centro a fare com-
pere!
C’è una frase mi colpisce sempre:
“Dio ha i suoi tempi”. Da un certo punto di
vista non hanno senso queste parole pro-
prio perché Dio è di un’altra categoria, pe-
rò è interessante notare i modi diversi e o-
riginali con cui Lui ci viene incontro e ci
aspetta. Questo libera dall’ansia di credere
che la religione sia regolata dagli uomini e
tanto meno dalla Chiesa! La Chiesa prende
il passo di Dio attraverso il tempo liturgico
ma rimane sempre indietro come quel ra-
gazzo che cammina a fianco di suo padre
in montagna e poi si accorge che non riesce
a stargli dietro.
Esiste anche una cosa molto bella.
Quando Dio si unisce ad un’anima, quando
scatta l’intimità, succede che Dio ritorna
nel tempo degli uomini, ma è più interes-
sante pensare che la persona viene tirata
fuori dal tempo appunto perché “entra nel-
l’orologio di Dio”. In quei casi si perde la
nozione del tempo, come se si vivesse in
un’altra dimensione. Il risveglio da quello
stato di intimità con Dio vede le lancette
molto avanti rispetto a quando si era ini-
ziato la preghiera, quella che ha condotto a
ll’unione. Questa esperienza non capita
tutti i giorni, ma quando avviene è come
vivere fuori da questo mondo segnato dal-
le lancette!
Ecco allora la questione: poter valo-
rizzare il tempo che abbiamo, aiutati da
Chi ha fatto il tempo, lo ha percorso nella
persona di Gesù ed ora vuole incrociarci “a
suo tempo”. Nella grande quantità di se-
condi che abbiamo ancora da vivere, è bel-
lo pensare all’orologio di Dio che non ci
schiaccia con il suo ritmo ma aspetta, a-
spetta, aspetta sempre!
D
ON
N
ORBERTO
Un modo di preparare l’evento delle Missioni è quello di pre-
disporre dei
centri di ascolto
. Si tratta di persone che si in-
contrano nelle case per ascoltare la Parola di Dio, pregare
insieme e approfondire la fede. Poi nei 15 giorni di ottobre 2006 (il periodo della Missio-
ne) accoglieranno i frati che saranno presenti in parrocchia.
Ora è il tempo di
individuare persone
che diano la disponibilità della loro case e
soprattutto persone disposte ad animare questi gruppi. Non sarà una cosa difficilissima
anche perchè si chiederà a due persone di animare un gruppo. Sarà una occasione nuo-
va da provare che farà ricordare a tutti le parole del Maestro: “Andate a predicare il mio
vangelo”. Davanti a questo avviso qualcuno potrebbe dire: “Non è per me”. E se invece
fosse diversa la risposta: “Perché questo non potrebbe essere per me?”. Per ora chiedia-
mo la tua disponibilità parlando con don Norberto. Dopo Natale ci si troverà per preparar-
si e organizzarsi.
PROPOSTA NUOVA