Pagina 4 - Il Tassello

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MI RITORNI IN MENTE…
“I prati sono in fiore…
profumi anche tu”. E’ solo un
passaggio ideale di consegne
fra la celebre canzone “La
prima cosa bella” presentata a
Sanremo nel 1970 da Nicola
di Bari e dai Ricchi e Poveri e
il motivo cui voglio dedicare
in questo spazio un po’ d’at-
tenzione. Nei prati primaveri-
li in fiore normalmente cosa
ci capita di vedere? Moltissi-
me margherite e appunto
“Margherita” di Riccardo
Cocciante è la canzone pre-
scelta.
Scritta nel 1976 da que-
st’importante cantautore che
durante gli anni settanta ha in
sostanza sconvolto il tranquil-
lo mare della musica italiana
dopo i botti degli anni sessan-
ta. Chi non ricorda la cele-
berrima “Bella senz’anima”
che durante l’estate del mille-
novecentosettantaquattro ha
messo in crisi parecchie cop-
pie con quel testo assoluta-
mente fuori delle righe per
quell’epoca? (“E adesso spo-
gliati come sai fare tu ma non
illuderti io non ci casco più”).
Oppure “Quando finisce un
amore” dell’anno dopo in cui
si urla che non c’è mai una
ragione perché finisce un a-
more.
I n s o m -
ma,
mondo
delle sette note
in fermento per
via di questo pic-
colo cantante con
tantissimi riccioli,
dall’aspetto ombroso e
schivo. Ancora un anno dopo
stupisce tutti, ma proprio tut-
ti, con questo pezzo delicatis-
simo e sognante che ancora
oggi, dopo trent’anni, può be-
nissimo essere il manifesto di
tutte le coppie, giovani o an-
ziane, innamorate. Margherita
è una bella canzone, ben
strutturata musicalmente con
un continuo crescendo ed un
finale struggente nella quale
l’innamorato non vuole farsi
sorprendere a riposare (“io
non posso stare fermo con le
mani nelle mani”) e mentre
lei dorme immagina una serie
di situazioni che si possono
ritrovare – senza rischi – solo
quando la fantasia galoppa.
Cito qua e là qualche
brano del lunghissimo testo
“io le costruirò un silenzio
che nessuno ha mai sentito”,
“corriamo per le strade e met-
tiamoci a ballare” “coi secchi
di vernice coloriamo tutti i
muri, case vicoli e palazzi
perché lei ama i colori”. Figu-
riamoci se fosse vero….. una
denuncia sarebbe il minimo!
Però è vero: un po’ di follia
esiste quando si è innamorati
fino all’osso.
Chi di noi non farebbe
qualsiasi stupidata – nei limiti
della legalità – per dimostrare
il suo amore alla persona a-
mata? “Perché Margherita è
tutto, ed è lei la mia follia,
Margherita, Margherita ades-
so è mia” Finisce così, ma
qualche riga prima nel testo
c ’ è u n ’ a m m o n i z i o n e
“Margherita è il sale e lo sa
che può far male”, e si sa che
talvolta troppo condimento,
anche in amore, rischia qual-
che mal di pancia.
Ma, a parte questo, è
sicuramente una canzone bel-
la e positiva, l’amore è sem-
pre una cosa bella da vivere
giorno per giorno e da raccon-
tare, una cosa per cui vale la
pena spendersi e sognare. Una
vita senza amore ci può anche
stare, ma francamente che vi-
ta è? L’amore è il motore di
tutto, va chiaramente alimen-
tato e protetto da qualsiasi
tipo d’intemperie; è una cosa
che dà forza e disponibilità
perché, come dice all’inizio il
testo della canzone, “tante
cose devo fare prima che ven-
ga domani”.
G
IOVANNI
G.
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