Pagina 13 - Il Tassello

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genitori (o i loro nonni), sui grandi temi sociali
o politici come la pace e la guerra, l’egua-
glianza, la democrazia, i diritti delle donne, dei
poveri o dei diversi. Sicchè, fatalmente,
i giovani finiscono per sentirsi superflui;
hanno difficoltà a trovare modelli ester-
ni e a poco a poco finiscono per ritirar-
si tra di loro, nel gruppo. Ricercano se
stessi, prendendo le distanze dagli adul-
ti, con un linguaggio tutto loro, quello
dei graffiti metropolitani per esempio,
cui solo loro hanno accesso. Oppure
usano il computer attraverso cui si cerca-
no, si incontrano e comunicano, al riparo dalle
intrusioni dei genitori. Il linguaggio del corpo
sostituisce quello dell’abito; non più capi fir-
mati dalla testa ai piedi per proclamare una
identità, ma tatuaggi e piercing, anche segreti,
che parlano a loro stessi e ai loro partner, in
privato.
Un modo per distinguersi insomma ed
anche per ribellarsi, se vogliamo, senza clamo-
ri. Ma c’è anche il desiderio di essere visibili
e, insieme, di sperimentare confini, barriere,
limiti con cui fare i conti, anche per scoprire
chi si è davvero. E allora ecco le corse in auto,
le sfide sull’orlo del baratro attaccati ad un
elastico, le gangs e il bullismo. Sono però tutt’-
altro che superficiali questi ragazzi, e non sono
“assenti”. Il loro è un compito generazionale e
vanno aiutati a sostenerlo. Teniamo infine con-
to che temporaneità e flessibilità del lavoro
stanno smobilitando i luoghi forti di identità, di
reciprocità. I nostri figli lavoreranno
sempre più in solitudine e a patto di
darsi un gran da fare, di diventare, come
si dice, imprenditori di se stessi. Ed è
proprio per questo che stanno inve-
stendo tante energie nella ricerca di
se stessi attraverso legami profondi,
relazioni nelle quali confrontarsi
.”
Della riflessione appena letta
colpisce la lucidità di analisi e so-
prattutto la definizione di “compito generazio-
nale” dei ragazzi. Vuol dire allora che le gene-
razioni più giovani devono avere un ruolo atti-
vo all’interno del nostro vivere quotidiano e
che noi adulti dobbiamo dar loro spazio per po-
ter attuare il cambiamento generazionale – anzi
- “dobbiamo sostenere il cambiamento” ci ri-
corda la Vegetti Finzi. Mi pare che al momento
noi adulti siamo molto impreparati a questa vi-
sione di cambiamento. Un po’ perché rifiutia-
mo l’invecchiamento e ci preme rimanere sem-
pre sulla scena, un po’ perché affidare respon-
sabilità ai più giovani vuol dire anche perdere
“potere”. E si sa che il potere vale più del de-
naro.
A
NDREA
I.
ORATORIO FERIALE 2007
Quest’anno l’Oratorio Feriale si propone a bambini e
ragazzi con il titolo: “Musica Maestro”.
Inizierà l
unedì 11 giugno e terminerà venerdì 6 luglio
,
dalle ore 14 alle ore 17.30 circa.
L’iscrizione sarà di € 6 alla settimana, comprensiva di me-
renda giornaliera e distintivo della squadra di appartenenza
(sono escluse le piscine e le gite). Entro fine maggio uscire-
mo con il programma più dettagliato e con il modulo d’iscri-
zione. Per motivi organizzativi, quest’anno non ci sarà pos-
sibile offrire il servizio di pre-Oratorio Feriale al mattino.
Per rendere più gradevole l’oratorio estivo dei nostri bambini/e e ragazzi/e, ab-
biamo bisogno della collaborazione di tutti:
ð per organizzare semplici laboratori di attività manuali;
ð per gestire il bar durante il pomeriggio;
ð per preparare e distribuire la merenda nella pausa - giochi;
ð per pulire e rinfrescare gli ambienti utilizzati dai bambini/ragazzi;
ð per altre piccole mansioni.
Segnalate generosamente a suor Angela la vostra disponibilità.