Pagina 13 - Il Tassello

Versione HTML di base

13
LIBERI SCRITTORI
Chi scrive è un ultraot-
tuagenario che nella sua vita
si è sempre attenuto all’ am-
monimento di una sua anziana
professoressa la quale andava
ripetendo ai suoi allievi:
Usate sempre quella testa
che Domineddio vi ha dato
”.
Quel monito si concilia con
quello di Benedetto XVI, se-
condo cui “
A Dio non piace
una fede senza ragione
”.
Proprio grazie all’intel-
letto donatomi da Dio, sono
intimamente convinto che una
vita senza Amore non sia de-
gna d’essere vissuta, anzi sa-
rebbe invivibile.
Vogliamo provare ad
immaginare cosa accadrebbe
a questo mondo se tutti gli
esseri umani, invece di segui-
re il comandamento divino
“Ama il tuo prossimo come te
stesso”, seguissero quello del
diavolo (“Odia il prossimo
tuo”? Dio personifica l’Amo-
re - oltre la Misericordia, il
Perdono e la Giustizia - e
quindi, non potendo immagi-
nare una vita senza Amore, è
inimmaginabile una vita sen-
za Dio. Eppure c’è chi - es-
sendo ateo - nega l’esistenza
di Dio, anche se mai nessuno
è riuscito, da che mondo è
mondo, a dimostrarne l’inesi-
stenza. Ecco perché reputo
che l’ateismo sia privo di sen-
so (ha senso, invece, sostene-
re che “nessuno è perfetto”,
perché l’imperfezione del-
l’uomo è pienamente dimo-
strabile). A proposito della
bontà degli uomini, riporto
alcune mie considerazioni:
“Io credo che gli uomini
siano buoni e cattivi nello
stesso tempo, con questa dif-
ferenza tra loro: nella mag-
gioranza prevale la bontà, in
altri l’ignavia e nella mino-
ranza la malvagità. Alla cate-
goria degli ignavi (non trascu-
rabile) appartengono coloro
che si ispirano al pilatismo, e
cioè assumono lo stesso atteg-
giamento di Ponzio Pilato (il
quale, come è risaputo, rifiu-
tava di prendere su di sé le
BONTÀ DEGLI UOMINI ?
presente, con le persone che vivono con noi e
condividono relazioni di affetto. Come Gesù
nell’ultima cena ha spezzato il pane, il suo cor-
po – altissimo gesto d’amore – non davanti a
dei discepoli ideali, ma a quei discepoli che
aveva lì con sé, uno dei quali è servito alle
guardie da strumento per arrestare e condanna-
re Gesù, un altro per paura avrebbe negato per
tre volte di conoscerlo e infine mentre Gesù
confidava loro in anticipo della sua passione,
alcuni discepoli si chiedevano chi fosse il più
grande tra loro. Si può gioire di una realtà di
amici così poco affidabili?!?... eppure Gesù
non esita a morire e a donarsi per una comunità
così!
Inoltre per imparare ad amare è necessa-
rio imparare ad “abitare la solitudine”. E’ vero
che essa a volte fa paura, perché porta a risve-
gliare nella mente e nel cuore pensieri e stati
d’animo che non si vorrebbe mai lasciar riaf-
fiorare. Ma è certo che solo se ogni tanto si sa
stare da soli con se stessi si è capaci di stare
bene anche con gli altri.
E’ vero, è comprensibile che ogni persona
tenda a vivere le gioie e i dolori chiudendoli
nello scrigno delle sue quattro mura o nelle pa-
reti del proprio cuore. Ma questa è la trappola!
Le gioie infatti pian piano sbiadiscono in noi,
mentre i dolori e i problemi diventano enormi.
Aprire invece lo scrigno del nostro cuore e del-
la nostra vita e decidere di condividere il tesoro
che in esso è custodito, ciò ci fa vivere e ci do-
na una giusta misura di ciò che sta accadendo
nel nostro cuore, creando uno squarcio di luce
e speranza.
Camminiamo ogni giorno alla ricerca di
questa Luce!
SUOR
C
RISTINA
ESPERIENZE ESTIVE PER GIOVANI
D
AL
26
LUGLIO AL
4
AGOSTO
:
M
ARCIA
FRANCESCANA CON
I FRATI
DELLE
M
ARCHE
D
AL
30
LUGLIO AL
5
AGOSTO
:
P
ELLEGRINAGGIO
E VOLONTARIATO A
L
OURDES
F
INE AGOSTO
(
DA
CONFERMARE
):
E
SPERIENZA AL
S
ERMIG
CON
IL
D
ECANATO