Pagina 10 - Il Tassello

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LIBERI SCRITTORI
L’arrivo del mese di
giugno per tante attività se-
gnala la conclusione dell’an-
no. Le giornate si alleggeri-
scono dagli impegni di fre-
quenze obbligatorie e cedono
il posto a “pizzate” e cene di
saluti! Per i ragazzi delle
scuole è la loro gioia, special-
mente se non hanno gli esami.
Come per le “assidue atlete”
che seguono i corsi di ginna-
stica, una bella pizza che sod-
disfa l’animo, ci sta lo stesso,
sia che siano riuscite mettersi
“in linea” o no! Tanto per la
“prova costume”, oramai ahi-
mè, è “troppo tardi”!!! E così,
anche per il catechismo una
cena con i bambini e le loro
famiglie segna questo tempo:
il termine degli incontri setti-
manali in oratorio! Un clima
all’inizio un pochino impac-
ciato, proprio perché non ci si
conosce tutti, ma tra un pani-
no col salamino, una bibita,
presto arriva la “distensione”.
Un premio della tombola, una
fetta di torta e i giochi dei
bambini: ed è divertimento!
Ma nell’aria c’è comunque
una vibrazione strana, questo
mese di giugno ha portato an-
che… il “trasferimento” di
don Norberto! In questo mese
ci s’incontrerà ancora con lui
per i pellegrinaggi nelle case,
per fare “l’Oasi” insieme alle
famiglie. Un momento ancora
per poter parlare di Gesù, ri-
partendo dalle famiglie!
Ricordo quando mi
chiese la disponibilità per il
catechismo! Dopo parole en-
tusiaste di spiegazioni a que-
sto metodo “nuovo” e motiva-
zioni per la sua richiesta, una
frase in particolare mi colpì:
“E’ la “Provvidenza” che
vuole così!" Dato il mio
“improvviso” cambio di lavo-
ro, gli orari differenti mi con-
sentivano d’iniziare questo
percorso tutto nuovo anche
per me! L’incontro con i bam-
bini ha sempre qualcosa di
straordinario. Chiaro che la
vivacità non è mancata, ma
con loro, don Norberto, suor
Cristina e le altre catechiste
abbiamo conosciuto un pochi-
no di più Gesù e la sua storia.
Siamo stati “attori”,
“artigiani”, “pellegrini”, ab-
biamo “giocato” e “pregato
insieme” imparando anche
che ci sono persone anziane e
malate che hanno bisogno del
nostro affetto per sentirsi
“vive”.
Ho provato tenerezza
vedendoli corrermi incontro
per salutarmi o mentre mi rac-
contavano qualche episodio a
loro successo durante la setti-
mana. Mi sono commossa a-
scoltando le preghiere sponta-
nee di alcuni di loro e ho po-
tuto arricchirmi dei loro ab-
bracci “veri”.
Per la partenza di don
Norberto, spero e mi auguro
che con questo cambiamento
la “Provvidenza” abbia in ser-
bo per lui incontri ed espe-
rienze positive, stimoli diversi
per continuare a donare il suo
“Amore” a quella che sarà la
sua “nuova” comunità pasto-
rale.
A
NTONELLA
B
ELLOTTI
GIUGNO
“farsi prossimo”. Parlando con lui, si ha la
sensazione di essere compresi, accolti nella
propria interezza di persone…
Poi, don Stefano è curioso, interessato,
non gli basta credere di aver capito, vuole an-
dare al nocciolo della questione, comprendere
fino in fondo le dinamiche che si scatenano “tra
moglie e marito”, per evitare banalità e luoghi
comuni (deformazione professionale?). Inoltre,
don Stefano è dotato di una grande ironia… è
uno spasso ascoltare le sue battutine, senza par-
lare delle imitazioni!
E’ stato, in mezzo a noi, un testimone di
Gesù credibile e appassionato: la sua fede è
salda e profonda, eppure semplice e libera da
preconcetti. Esponendogli dubbi di carattere
spirituale, non si hanno come risposta graniti-
che certezze e dogmi infallibili, ma una sempli-
ce considerazione: Gesù è l’unica via che ci
permette di raggiungere la verità dell’uomo,
creatura “complicata e meravigliosa”!
Carissimo don Stefano, grazie per la tua
amicizia e il tuo esempio: ovunque il Signore ti
porti, accendi una luce di fede, di speranza e di
amore nei cuori di coloro che avranno la fortu-
na di incontrarti.
Buon cammino! (E ricordati che a S. Ma-
ria Regina ci sarà sempre un posto per te)
G
IOVANNA