Pagina 7 - Il Tassello

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NELLA SPIRITUALITA’
PROPRIO COME « LUI »
“ Sazierò di delizie l’animo dei sacerdoti
ed il mio popolo abbonderà dei miei beni.”
Come sono belle e consolanti le parole
del profeta Geremia, il quale annuncia la gioia
per tutti coloro che ricercano il Signore con
cuore sincero.
Quante volte, entrando in chiesa
nei giorni feriali, quando c’è poca gente,
abbiamo visto il nostro don seduto alle
prime panche
assorto in preghie-
ra
, intento nella lettura del suo
breviario o immobile nella con-
templazione della Croce.
Certo, sempre pronto e di-
sponibile ad interrompere il collo-
quio personale col Signore, se
qualcuno manifestava il desiderio
di parlare con lui; però poi svelto a
riprendere “il filo del discorso” con quel Dio
che l’ha scelto per essere suo amico e servo
fedele.
La vita di un sacerdote é un mistero
di amore
: é accoglienza di una chiamata che
cambia la vita; é desiderio di coltivare e far
crescere nel proprio cuore ed in quello dei fra-
telli il seme dell’Amicizia divina.
In questi anni di frequentazione della par-
rocchia, mi ha sempre affascinato vedere que-
sto sacerdote, che sapevo vivace ed estroverso,
immerso a capofitto nel mistero di Dio
; ho
visto crescere in lui il bisogno di silenzio, inte-
riorità, spiritualità profonda...
Questo, a poco a poco, ha fatto nascere in
me
il
desiderio di avere una vita personale
con Dio
da proteggere e coltivare
in spazi di
solitudine, alla ricerca del “Suo Volto”.
Al di là dei momenti difficili, di aridità
spirituale, che spesso attendono dietro l’angolo
chi prega, come prove di purificazione da su-
perare, ho cominciato a sperimentare che salmi
e letture bibliche prendevano vita, iniziavano
ad essere significativa risposta alle domande
inespresse e profonde ed in più occasioni il
mio cuore si é sentito traboccare di letizia, di
pace, d’amore.
“ Sazierò di delizie l’animo dei sacerdoti
ed il mio popolo abbonderà dei miei beni.”
Appunto! Molteplici sono gli effetti della pre-
ghiera: lasciamoci guidare da padre Larranaga.
Quanto più stiamo con il Signore Gesù,
tanto più Egli ci si rende presente, e la sua
presenza in noi si fa gradatamente più in-
tensa e viva.
Questo Gesù, che io frequen-
to,
scende
in campo con me nella lotta
della vita
. Con Lui “alla mia destra”
si affrontano agevolmente le diffi-
coltà, si perdonano con facilità le
offese, l’amarezza si trasforma in
dolcezza, l’irritabilità in mitezza.
Ogni superamento è premiato
dalla gioia
; cresce l’amore; au-
menta la voglia di stare con Lui.
Si entra, così, in quel circolo vir-
tuoso in cui la vita acquista signi-
ficato, poiché
il Signore stesso si
fa ricompensa
e in Lui e con Lui
le rinunce si convertono in liberazione e le pri-
vazioni in pienezza
.”
Quando gli occhi dell’anima sono pieni
di Dio, tutto quanto essi contemplano appare
“rivestito” di Dio, scelto, prezioso, da rispetta-
re e proteggere.
Da qui la luce e la profondità dello sguar-
do con cui il nostro don ha seguito, guidato,
valorizzato e protetto ogni persona che a lui si
é affidata, riuscendo a scorgere e a sostenere le
potenzialità di bene di ciascuno.
Frequentare Gesù significa imparare a
poco a poco a “sentire” col Suo cuore buono,
compassionevole e misericordioso
, vuol dire
fare “vuoto” in se stessi per accogliere l’altro
nel proprio intimo “a braccia aperte”. Significa
diventare amorevoli e generosi, annunciando il
Vangelo con la propria vita prima che con le
parole: significa diventare come il nostro don!
M
ARIA
L
UISA
BILANCIO FESTA PATRONALE 2008
Durante la Festa Patronale di quest’anno sono stati raccolti 21.931 €
(utile stand gastronomico, biglietti lotteria, ruota della fortuna e pesca di beneficenza).
Le uscite sono state pari a 9.370 € (Pagode, premi lotteria, fuochi, SIAE, ecc.).
Il ricavo complessivo ammonta a 12.561 €, di cui 3.767 € già versati in Parrocchia.