Pagina 16 - Il Tassello

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Una cosa è certa: non è il nostro pri-
mo trasloco e sicuramente non sarà
l’ultimo! Lasciare luoghi e persone a
noi care è dura, ma il ricordo rimarrà
sempre vivo e presente. Siamo stati
legati fin dal principio, da quando hai
mosso i primi passi nella nuova Parrocchia…Ricordo
lo sguardo sfuggente ma indagatore, curioso di chi ti ha
incrociato per la prima volta; rammento addirittura an-
che qualche loro parola: “Un prete che fuma la
pipa
?
Non si è mai visto!”. Poi, però, la titubanza ha fatto
spazio a gioia e amicizia.
La prima cosa di te a cui penso sono le
mani
, simili
al legno che è parte di me: forti ma dolci, capaci di
lasciarsi modellare da Dio, di dare vita e forma ai Suoi
progetti. Mani che trascinano chi è più giovane verso
Colui che è Via, Verità e Vita. Mani che abbracciano
chi ha bisogno di conforto e aiuto, ma che sanno anche
“picchiar duro” quando è necessario e quando le parole
hanno bisogno di appoggio.
Mi sono sempre chiesta il motivo per il quale tu abbia
scelto di fumare una pipa come me e alla fine ho capito.
La chiave di tutto è racchiusa in due piccole e semplici
parole:
fumo
e
profumo
. Differenti
ma simili al contempo, riportano en-
trambe alla mia memoria il
tabacco
che tu ami conservare e usare con de-
licatezza e dolcezza. Quel carburante,
a me indispensabile, che sa raccontare
di te, frutto di dedizione e di impegno costanti tali da
portare all’essenza più pura e vera. Nell’assaporare il
mio profumo tanti notano quanto questo sia presente
nel tuo quotidiano e quanto sia vero che c’è sempre
bisogno di catturare il “
profumo di Dio
” in ogni occa-
sione. Per te questo non è scontato: come è piacevole e
rilassante circondarti del mio fumo, così ti lasci avvol-
gere e coinvolgere da idee, sensazioni, desideri, aspet-
tative che, come tante spirali di fumo, tendono verso
l’Alto e, cullati dal vento, si avvicinano sempre di più
al Suo progetto.
Ora è tempo di fare i bagagli. Tu e io, insieme, andre-
mo incontro a novità con la certezza che un pizzico di
noi continuerà a essere compagno di viaggio di chi ha
ancora tanta strada davanti a sé.
I
GIOVANI
“Un prete che fuma
la pipa? Non si è
mai visto!”
Adesso che bisogna rimettersi in cammino per nuovi
incontri e nuove comunità..
mi piace cominciare in questo modo per parlare di
me anzi di noi..
siamo un normalissimo paio di scarponi da monta-
gna, non di quelli di” marca” che si notano per le loro
caratteristiche scritte,ma un normalissimo paio che
assieme al suo proprietario
ha percorso km di strada.
Molto spesso in salita
quando il mio “ capo” che
tutti chiamano Don assie-
me a dei giovani partiva
per 4 - 5 giorni di trekking
per le montagne e assieme
a loro mentre vedeva da-
vanti agli occhi la meta da
raggiungere oltre alle bel-
lezze della natura raccon-
tava loro di altre bellezze,
quelle che stanno dentro al
cuore , quelle che si fa fa-
tica a raggiungere ,quelle
che ..
Be avete capito il suo
modo di fare catechesi non
è proprio quello canonico,
ma vi posso garantire che i risultati ci sono sempre an-
che se questi sono comunque anche loro un po’ nasco-
sti.
Una volta la strada è stata molto lunga, c’era una
meta da raggiungere, una meta che ha avuto bisogno di
un mese di cammino .
Mi ricordo molto bene quel mese che abbiamo pas-
sato assieme noi e “ il
Don “ attraverso strade
a noi nuove, incontran-
do volti, sorrisi, pioggia ,
sole, vento, lacrime, pre-
ghiere .
Camminando giorno
dopo giorno su una terra
che altri prima di noi ave-
vano calpestato e sapen-
do che il segno dei nostri
scarponi si sarebbe ag-
giunto a chi dopo di noi
farà lo stesso cammino .
E quando poi siamo
arrivati lì alla meta pre-
vista, siamo stati veloce-
mente messi in uno zaino
e siamo ritornati a Santa
Maria Regina, pronti a