Pagina 2 - Il Tassello

Versione HTML di base

2
ai discepoli il suo “testamento spirituale”, disse
che la pace che avrebbe dato loro, sarebbe stata
differente da quella del mondo: “
Vi lascio la
pace, vi do la mia pace. Non come la dà il
mondo, io la do a voi
.” (Gv 14,27). Gesù lascia
ai suoi amici una pace nuova e diversa, una pa-
ce che viene addirittura concessa in maniera
fresca e alternativa al mondo.
C’è una pace che possiamo dire completa e pie-
na che viene da Gesù, una pace che ha qualità
superiore in quanto proviene da colui che ha
realizzato in sé la pienezza dell’umanità. La
pace di Gesù è differente e migliore perché la
sua umanità è differente e migliore.
E come in lui la natura umana ha trovato com-
pimento pieno, così in lui trova compimento
pieno anche la pace. Per sapere cosa è la pace,
guardiamo la pace che Gesù ci dà.
Non voglio tracciare il tema biblico, così come
la tradizione sapienziale e Gesù l’hanno inteso;
osservo solo che non si fa un buon servizio alla
pace quando, appellandosi ad essa e reclaman-
dola, si ricorre a strumenti, azioni e parole che
sono intrinsecamente refrattarie alla pace; fac-
cio fatica a pensare che si possa “
combattere
per la pace, “
uccidere
” per la pace, imbracciare
le “
armi
” della pace fosse anche “
l’arma della
preghiera
”.
Il nostro linguaggio umano rivela
che la pace tanto cercata, è vi-
ziata in radice da un animo
spesso violento e intollerante,
avvezzo alle soluzioni facili,
e tendenzialmente poco in-
cline alla misericordia.
Le parole che usiamo, ancor prima di
significare qualcosa, rivelano il nostro cuore.
Chi “
combatterà
” per la pace, non la troverà
mai davvero; chi anche usasse le “
armi
” del
dialogo non potrà che raggiungere un semplice
compromesso fra le parti. Il fine non giustifica
mai i mezzi, che devono essere sempre omoge-
nei al fine da raggiungere, e davvero andiamo
dove ci porta il cuore: speriamo che il nostro
sia un cuore di pace
La pace, e Gesù lo insegna proprio nel discorso
delle Beatitudini, affolla attorno a se stessa pa-
role come
letizia
,
consolazione
,
giustizia
,
labo-
riosità
,
cuore
,
opere
,
purezza
; così Gesù chiari-
sce che la pace nasce spontaneamente là dove
esiste un contesto capace di accoglierla, un am-
biente vitale in cui si siano bonificate radical-
mente anzitutto le strutture mentali del conflit-
to e della prevaricazione, quelle strutture in-
scritte nel cuore dell’uomo.
Il Maestro sposta l’attenzione dall’esterno al-
l’interno della coscienza umana, e ci lascia in-
tuire che la pace non si genera come accordo
tra soggetti, fosse anche sancita da un trattato;
la pace si crea nella formazione interiore del
cuore dell’uomo che si modella con lo studio,
la preghiera, la riflessione, la conoscenza e con
tutte quelle virtù che distinguono l’uomo dall’-
animale. Senza questa radicale conversione in-
teriore la pace sarà solo e sempre l’intervallo
armato tra due conflitti.
Costruire oggi la pace significa educa-
re il nostro animo e quello dei nostri
figli a percorrere i sentieri impervi
della conoscenza e della sa-
pienza, evitando come la peste
quelle facili scorciatoie delle
soluzioni sotto costo. La comune
pace futura la seminiamo personal-
mente oggi.
D
ON
A
TTILIO
1.
Parole di Pace
Don Attilio
2.
Pace a Voi
Suor Cristina
3.
Pace e lotta alla povertà
Don Giuseppe Como
4.
Cerchiamo la Pace
Don Peppino
5.
Il Signore ti dia pace
Maria Luisa
6.
La Pace? Ok, ma non con
quella bandiera
Matteo Tognonato
7.
Si può dare di più
Giovanni Grampa
8.
Solo una stretta di mano?
Antonella
9.
Pace
Noemi Bettin
10.
Cheddonna e l’arcobaleno
Chiara
11.
La Pace è...
i ragazzi del gruppo Sirio
12.
Un mondo da esplorare
Il professore di religione cattolica
13.
Un pensiero dopo l'arrivo di
“Babbo Natale” a Sarajevo
Massimo Ortelli
14.
Un cece di pace
Silvio
15.
Pace…
Antonella Martino
IN QUESTO NUMERO