Pagina 6 - Il Tassello

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SUPERARE IL LIMITE
DALLA CARROZZINA DI MATTEO
Ci sono molti modi di intendere il supera-
mento di un limite, fisico o mentale che sia. A
questo proposito viene subito in mente il mondo
dello sport; ogni specialità ha il suo record mon-
diale, che è un limite superabile solo dai migliori
atleti del pianeta. Ovviamente non tutti gli esseri
umani sono in grado di competere a quei livelli di
eccellenza, ma ci sono appassionati (anche qual-
cuno con delle rotelle fuori posto) che sfidano il
limite cercando di migliorare i propri record per-
sonali, traendo da ciò la motivazione per conti-
nuare a fare sport.
Anche in altri ambiti le persone cercano di
migliorare sé stesse, ad esempio sul lavoro. Quan-
do si inizia un lavoro non si è abili ed esperti co-
me dopo anni di pratica; col passare del tempo le
abilità si affinano, e si impara dagli errori com-
messi.
Ma il superamento del limite può andare
ben oltre; la gente tende a dare la salute per qual-
cosa di scontato e pensa che tutti stiano bene allo
stesso modo, ma purtroppo non è così. Ci sono
delle malattie che la gente neanche immagina che
rendono disabili e dipendenti dagli altri,
ma non colpiscono il pensiero; chi ha la
sfortuna di esserne colpito ha comunque
interessi, idee, conoscenze, persino voglia
di scherzare, e dovrebbe servire da esem-
pio a chi si lamenta per delle inezie.
Anche questo può voler dire
superare il limite.
re la corsa, permettendoci se
ne siamo capaci, di dare il
giusto valore al silenzioso e
meraviglioso paesaggio che
c’è offerto, anche se consape-
voli del disagio che crea per
gli spostamenti, specialmente
se tocca a noi “attivarci” con
la pala da neve! Ma non è poi
così male potersi fermare un
attimo e prendersela con cal-
ma.
Capita anche di ascol-
tare conversazioni interessan-
ti. Un dialogo tra mamma e
figlio. Il ragazzino un po’
smemorato proprio quel mez-
zogiorno ha dimenticato il
diario a scuola e guarda caso
sempre lo stesso giorno la
sciarpa e il cappello dalla
nonna, ieri l’ombrello dall’a-
mico e agli allenamenti l’ac-
cappatoio nello spogliatoio...
La mamma… ”grrr”… ma
con pazienza, inizia il
“predicozzo”
costruttivo.
Niente urla! Uno sguardo se-
rio serio e “mooolta" calma.
La pazienza di alcune mamme
è davvero oltre il limite. Sarà
perché il loro amore è senza
limiti.
“Ne abbiamo già di-
scusso! Perché non provare a
mettere più impegno nelle co-
se che faccio? Penso di aver
sbagliato dimenticando e mi
propongo di impegnarmi a
trovare un sistema per ricor-
dare le mie cose?? Imparan-
do a far frutto dei miei errori,
per migliorare!!! Questo è
anche crescere!”
.
E’ un consiglio o me-
glio un insegnamento per un
bambino, ma anche noi
“grandi” dobbiamo fare i con-
ti giornalmente con i nostri
limiti, che si identificano più
spesso nel non riuscire bene
in qualcosa. Ci sono delle si-
tuazioni che ci bloccano, la
timidezza per esempio o la
sfiducia
generata
da
“scottature” della vita che an-
nullano la crescita, indebolen-
do la voglia di esporsi o di
intraprendere relazioni impe-
gnative inducendo alla chiu-
sura personale. Come se il
punto d’errore si trasforma
nella meta e da lì non si va
avanti più!
Credo sia giusto fer-
marsi ma non soprassedere,
del resto è come ad un incro-
cio con una via trafficata dob-
biamo metterci davanti allo
STOP, ma non possiamo stare
lì “in eterno”. Certo, con at-
tenzione, guardando a sinistra
e a destra per poi attraversare
e
andare
avan-
ti…”CRESCENDO". Anche
se so benissimo cosa vuol dire
e che non è poi così facile.
A
NTONELLA
M
ATTEO