Pagina 8 - Il Tassello

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E qui mi fermo e non
so cosa dire. Fisso con lui ve-
locemente il prossimo appun-
tamento e lo saluto pensando
che tutto ciò che ci siamo det-
ti svanirà nel pomeriggio.
Certo sapevo che i ragazzi
“vivono alla giornata” ma
pensavo fosse un modo di di-
re! Esco da scuola pensieroso
immaginando Jo94 alle prese
con la sua vita organizzata su
un giorno solo, senza settima-
ne o mesi. Per uno che ha
sempre l’agenda in mano è
quasi un affronto una vita co-
sì. Ritrovo Jo94 qualche gior-
no dopo in corridoio che mi
saluta con un “
Oh prof. ho
preso dal 6 al 7 in scienze
”.
Lo saluto congratulandomi e
spronandolo ad andare avanti
così. Mi rendo conto in quel
momento che forse sono stato
un po’ precipitoso a giudicar-
lo. D’altronde avrà trovato il
modo per organizzare il suo
tempo. Meglio così. Evidente-
mente il mio tempo, che è
sempre limitato da scadenze e
impegni, non è il suo…“
Vai
avanti così Jo94!
” penso tra
me e me “
cerca di prendere
dei bei voti; ci entrerai piano
piano
nel
mondo
del
planning. Per il momento va
bene così!”
I
L
TUO
PROF
.
DI
R
ELIGIONE
L’aria è così tersa; nel cielo sereno non
vedi traccia di nubi; attorno a te silenzio, calma
e una pace che scivola adagio nel cuore.
Perchè
ora il “tuo” cielo è sereno
, anche in te
l’aria è incredibilmente fresca e chiara.
Cammini sul prato di un vasto giardino sfioran-
do appena l’erba morbida e compatta: qua e là,
piccoli fiori di campo…
L’eco di una fontana, alberi carichi di frutti, in
lontananza; oltre la siepe, file ordinate di aiuo-
le dai bordi curati e fioriti, ma… tutto questo è
più in là, ed in fondo non ti interessa.
Ti basta continuare a camminare
, attento a
non calpestare i fiori; anzi, ora ti levi le scarpe,
non servono, appesantiscono il passo e nient’-
altro. Che senso di libertà nel procedere così,
con semplicità, in mezzo alla natura, il cuore
leggero e pacificato!
E sai benissimo come sei finito proprio
lì, in quel luogo di pace: è stato quando
hai de-
ciso di consegnare ai piedi del Crocifisso la
tua fragilità umana
, offrendo a Dio ciò che
avevi, i tuoi pesi ed i limiti, liberandoti delle
colpe che tenevi sulle spalle e appesantivano il
passo…
E’ stato allora che
hai superato il confine del-
la tua piccolezza
, quando hai incontrato il Pa-
dre che ha sollevato con amore il tuo capo, ti
ha guardato negli occhi e ha sanato le tue feri-
te.
Allora hai ripreso forza, pace, coraggio e ti è
tornata la voglia di camminare, quando hai a-
vuto un contatto umano intenso e profondo con
un sacerdote che ha invocato con te il
perdo-
no di Dio
, magari anche stringendo con forza
le tue mani, quasi ad unire la sua umanità re-
denta alla tua, ancora
lacera e ferita!
A quel punto,
è
stato il Signore che
ti ha preso per ma-
no
, aiutandoti a su-
perare il tuo limite e
perdonando il pecca-
to, in quello scam-
bio meraviglioso e
insondabile fra la
tua via, faticosa e in
salita, e la sua Via,
che dona salvezza e pace.
“Passando per la valle del pianto, la cambia in
una sorgente…”
(Sal. 83)
Il Signore è passato per quella valle di pianto,
il suo Figlio amato ha sofferto per te
, perché
tu potessi ora, e sempre, camminare in luoghi
di pace.
Forse il tempo non sarà sempre bello,
tempeste potranno apparire improvvise al tuo
orizzonte… però ormai sai che non cammini da
solo e in ogni caso conosci una via che può
condurti oltre le difficoltà e
dare un senso ad
ogni sofferenza.
“Con il mio Dio scavalcherò le mura”!
(Sal.
17)
Solo
l’incontro col Signore, che è l’Amore
oltre la morte, può guidarci
ad attraversare i
sentieri della vita con animo più fiducioso e
sereno, superando le fragilità, guardando oltre i
nostri limiti umani, più in là di ogni male e do-
lore.
M
ARIA
L
UISA
NELLA SPIRITUALITA’
OLTRE IL PECCATO!