Pagina 7 - Il Tassello

Versione HTML di base

7
L’Avvento veste viola
al momento, quello bello, dove emerge l’evento spe-
rato; il progetto si fa concretezza; il tuo lavoro diven-
ta sostanza. E allora ti gasi, fai “il grosso”, fai quello
che la sa lunga senza accorgerti che non sei tu quello
che dà i tempi e che muove la storia delle persone;
c’è qualcUno, infatti, che il tempo lo ha inventato.
È un Dio con un bel gilet viola che ascolta e parla
al cuore di tutti.
È un Dio paziente che ci attende ogni giorno e
non vede l’ora di ascoltarci e parlarci. A noi non re-
sta che essere strumenti docili nelle sue mani, pesca-
tori di uomini capaci di gettare le reti e di faticare
nel lavoro, sia nelle giornate di pesca copiosa, sia in
quelle di magra; in sintonia con Pietro quando assicu-
ra:
“Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non
abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò
le reti”.
Lasciando che il tempo dell’attesa diventi un
tempo pieno di fede e speranza in Lui e non solo un
tempo di passaggio tra un evento sperato e un altro.
E avendolo fatto, presero una
quantità enorme di pesci
e le reti si rompevano (Lc 5, 6)
Andrea
V
iola. La prima cosa che mi viene in
mente, pensando a questo colore,
è il perdono. Ma non un perdo-
no qualsiasi, no, il perdono con la
“P” maiuscola:il Perdono di Dio.
Si sa,perdonare non è facile e a
volte la vendetta e la completa emar-
ginazione di una persona dalla nostra
vita ci sembrano vie più semplici rispetto
al perdono, ma,in realtà sono vie sbagliate.
Proprio per questo Dio ci insegna a
perdonare,ad accettare l’altro così com’è, con i
suoi sbagli, dandogli la possibilità di rimediare ai suoi
errori e di imparare da essi. Ma se per noi perdonare
è così complicato, per Dio è tutta un’altra storia:ci per-
dona continuamente, non importa quante ne combinia-
mo o quanto gravi siano i nostri peccati; Lui perdona e
Viola
perdona ancora, come a volerci dimostrare
che il Suo amore nei nostri confronti
non conosce limiti.
Questo è tutto ciò che mi ricor-
da il viola, anche se in realtà c’è
un’ultima cosa a cui mi fa pensare:
l’Avvento, ossia il periodo di attesa,
ma anche di penitenza, che precede il
Natale.
È il tempo in cui siamo noi a dover es-
sere perdonati e, se Dio perdona noi uomini
che viviamo nel peccato e commettiamo errori in
continuazione,perchè noi uomini non dovremmo esse-
re in grado di perdonarci reciprocamente?
Noemi
O
gni colore ci trasmette delle sensazioni: può par-
larci, comunicarci qualcosa, in alcuni casi anche
influenzare il nostro stato d’animo.
Il viola è rosso e blu, la sintesi di due opposti: il primo
(il rosso) simboleggia energia, attività, movimento, pas-
sione ed è associato al principio maschile; il secondo (il
blu) è invece il colore della pace, della razionalità, ed è
associato al principio femminile.
Possiamo quindi dire che il viola
rappresenta il valore medio tra la
vitalità del rosso e la ragione del
blu, una linea che divide due
opposti, come Cielo e Terra.
Per questo il viola è il co-
lore della trascendenza, del
raccoglimento e della tensione
verso il Cielo: ci ricorda infatti,
che per vivere appieno la nostra
spiritualità bisogna raggiungere il
giusto equilibrio tra il razionale e
Tra ragione e sentimento: il colore viola.
l’irrazionale che sono in noi, ci ispira a trovare la pace
in noi stessi creando armonia tra le forze contrastanti,
per prepararci a vivere momenti solenni.
Inoltre nell’antichità il viola era prezioso, veniva rica-
vato da un tipo di conchiglia il cui guscio doveva essere
triturato e trattato con procedimenti lunghi e dispendio-
si. Perciò tessuti e vestiti di questo tinta non si vedeva-
no tutti i giorni. Questa sua preziosità è un altro dei
motivi che ne fa un colore desti-
nato a particolari ricorrenze.
E infatti, oggi, i periodi
di attesa, come l’Avvento,
si tingono di viola, un invito
alla meditazione e alla veglia
ma anche ad accogliere con
entusiasmo e vitalità rinnovati
la gioia del Natale.
Serena