Pagina 2 - Il Tassello

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Nuove strade
Le cose non andarono certamente così, e la sua sto-
ria illumina anche la nostra storia.
Gesù ebbe certamente una via da percorrere
affidatagli dal Padre, quella della rivelazione del
vero volto di Dio e della relativa salvezza dell’uma-
nità nell’abbraccio dell’Altissimo, tuttavia la com-
prensione e l’assimilazione delle scelte concrete
per raggiungere la meta furono totalmente a carico
suo. Anche lui dovette con fatica capire cosa voles-
se da Lui il Padre e come concretamente realizzar-
ne la volontà. Capì pian piano tutto ciò passando
nei momenti di lucente chiarezza, come quando -
ormai dodicenne -, disse di doversi occupare delle
cose del Padre suo, e nei momenti molto bui nei
quali dovette fare i conti con la durezza del cuore
delle persone che incontrava per strada.
In questo faticoso movimento ha trovato la sua
vocazione, ha scritto le pagine della sua storia e ha
tradotto in parole e opere il comando del Padre di
rivelare il suo volto. La vocazione di Gesù, come
quella di ogni altro essere umano, è il meraviglioso
incontro tra l’appello del Padre e la concretezza
della traduzione nella vita personale mediante la
propria personalissima umanità.
La vocazione, sia di Gesù sia di qualsiasi altro
essere umano, non è una chiamata a fare qualcosa
di già scritto ma è il risultato dell’incontro unico
ed irripetibile tra l’amore di Dio e la nostra storia
di uomini.
Ogni uomo che trova il suo posto nella vita apre
una via unica e irripetibile, una via nuova nella
quale si fondono insieme il cielo e la terra, la ri-
chiesta di santità di Dio e la creatività umana. Dio
interpella, chiama, istruisce e spinge alla santità,
suggerisce e sostiene, ma con una sola ala l’uomo
non può volare; la seconda è la sua personale par-
tecipazione di amore e volontà.
Il volo che ne verrà sarà certamente bellissi-
mo e originale, nessuno potrà mai ripeterlo con la
stessa qualità.
A ciascuno il suo personalissimo volo: è il librar-
si nella vita spinti dall’amore di Cristo.
Buona Pasqua.
I
L
PARROCO
DON
A
TTILIO
È
iniziata una nuova stagione per la Chiesa. È
iniziata con papa Giovanni XXIII, con quel-
la “folgorazione” del Concilio, è continuata
con Paolo VI che ha fatto ripartire il Concilio con
un’aria nuova, è continuata con Giovanni Paolo II
che ha allargato i paletti dei confini della Chiesa, è
continuata con Benedetto XVI che ha consolidato il
dogma e la morale cristiana, ed è approdata a papa
Francesco, erede di un risveglio della Chiesa.
Nella situazione della Chiesa attuale la cano-
nizzazione di Giovanni XXIII assume un
significato profetico: è di nuovo tem-
po di seguire il vento dello Spirito
che spinge la sua Chiesa “semper
reformanda” a camminare per
le strade del Vangelo. Giovanni
XXIII ha lasciato una eredità che
fa vedere i legami spirituali con
papa Francesco: aprire le brac-
cia e rinnovarsi per non chiudersi
nell’autopreservazione, ammalan-
dosi di autoreferenzialità.
Giovanni XXIII, un semplice “ber-
gamasco”, che ha conquistato con la
sua bontà, papa Francesco, un uomo
con un grande potere, ma che lo esercita
dal basso, a partire dal suo contatto con la gente;
una persona che ha una posizione di immensa in-
fluenza, ma che si presenta con grande umiltà. Un
Papa che ha dato così tanta speranza a così tanta
gente, in così poco tempo, in un modo che nessun
altro ha saputo fare. Un Papa pastore nel senso
della parabola evangelica del buon pastore, che
lascia le 99 pecore al sicuro per andare a cercare la
pecora smarrita.
È il momento in cui la Chiesa ha bisogno
di rinnovare le sue energie e lui ha sapu-
to infonderle con incredibile carisma.
Ha 77 anni ma non sta seduto a co-
mandare, va dagli immigrati, esce
nelle parrocchie, lava i piedi ai car-
cerati e ripete che vuole una Chiesa
come un ospedale da campo e si
schiera con chi è solo, con chi è
vittima. Si preoccupa dei poveri
siano essi cattolici o no, si sposta
in pullman, ha riportato in primo
piano le disuguaglianze della glo-
balizzazione.
Alcune caratteristiche appar-
vero subito chiare da quel 13 marzo
dell’anno scorso:
Una nuova stagione
Sguardo sulla storia e sul mondo