Pagina 3 - Il Tassello

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Nuove strade
IN QUESTO NUMERO
1. S
TRADE
NUOVE
Don Attilio
2. U
NA
NUOVA
STAGIONE
Don Peppino
3. L
A
PICCOLA
VIA
TUTTA
NUOVA
DI
T
ERESA
Don Giuseppe
4. L
A
S
TRADA
Gianfranco Stoppa
5. C
HEDDONNA
ON
THE
ROAD
Chiara Pesenti
6. P
ER
STRADA
Marisa Tosi
7. …
FATTI
NON
FOSTE
Silvio Ceranto
8. ...S
TRADE
DI
VITA
Luca Tessaro
9. L
E
STRADE
DELLA
STORIA
Matteo Tognonato
10. U
NA
VIA
GIÀ
PERCORSA
...
MA
ORA
NUOVA
!
Antonella Bellotti
11. N
UOVE
STRADE
Giulia Zanardi
CALENDARIO
12. S
TRADA
FACENDO
Giovanni Grampa
AGENDA
Periferie esistenziali
: una Chiesa che vive per
strada, che vive ed agisce per strade accidentate.
Gesù aveva la strada come cattedra. Andare nel-
le periferie esistenziali della storia è la meta che
papa Francesco ha dato alla Chiesa, per allargare
lo sguardo sul mondo, accendendo un faro su terre
dimenticate, dove l’umanità si confronta con le sfi-
de infinite tra bene e male, tra guerra e pace. Una
Chiesa povera per i poveri.
L’odore delle pecore
: il mondo si è meraviglia-
to quando papa Francesco ha detto queste parole,
ma era chiaro che lui esortava i pastori ad avere il
cuore di Gesù. Il pastore è chiamato ad avere fami-
liarità con la sua comunità, come un padre per la
sua famiglia, e la gente deve sentire che sta giorno
e notte con il suo gregge. Vivere immerso nel greg-
ge per comunicare il profumo di Cristo.
Misericordia e tenerezza
: sono state le prime pa-
role pronunciate da papa Francesco quando si è
affacciato dal palazzo apostolico per il primo An-
gelus, e da allora il tema è riecheggiato in molte
occasioni. È l’esigenza dell’uomo, sentirsi accolto
nonostante le debolezze. Nel momento in cui la
Chiesa evangelizza non può non annunciare la mi-
sericordia del Signore, che è poi il cuore del Vange-
lo, è la lieta notizia di un Dio che vuole riconciliare
a sé gli uomini di ogni tempo.
Povertà
: già il nome scelto è un messaggio po-
tente. Il Papa ribadisce ad alta voce il suo impegno
per i poveri. Per questa nostra società che dà segni
di stanchezza, se vogliamo salvarci dal naufragio è
necessario seguire la via della povertà, che non è la
miseria, questa è da combattere, ma è il saper con-
dividere, essere solidali con chi è nel bisogno, fidarsi
di più di Dio e meno di noi stessi. Una Chiesa pove-
ra, lontana dal potere, vicina al popolo che chiama
tutti con le dolci parole di fratello e sorella.
Da un anno a questa parte, di fronte all’opera di
questo Papa, siamo tutti rimasti sorpresi, spiazza-
ti, increduli, ma ha fatto rifiorire la speranza a una
moltitudine di uomini e donne.
L’atto di straordinaria umiltà di Benedetto XVI
e l’avvento di papa Francesco hanno restituito alla
Chiesa un ruolo centrale, a lei da ogni parte si guar-
da con simpatia, perché i gesti e le parole del Papa
vanno al cuore della gente. Tocca a noi ora capi-
re, guardare, ascoltare, seguire un Papa che dice:
se non predico il Vangelo la mia vita vale niente.
Capire e seguire un Papa che ha il coraggio di dire
ai mafiosi: piangete, convertitevi, ve lo chiedo in
ginocchio, convertitevi e cambiate vita.
Un Papa che ha il coraggio di dire: ho bisogno
delle vostre preghiere, va seguito perché è lui il
primo a riformarsi mentre chiede la riforma della
Chiesa e il suo rilancio nella storia.
Don Peppino
La “piccola via tutta nuova” di Teresa
“…m
a voglio cercare il modo di
andare in Cielo per una pic-
cola via bella dritta, molto
corta, una piccola via tutta nuova”.
Queste parole sintetizzano la spiritualità di Tere-
sa di Lisieux e il motivo per cui una giovane suora di
24 anni, che non ha scritto nessun trattato di teolo-
gia, anzi non aveva neppure un
curriculum
di studi
di qualche rilievo, è stata riconosciuta dalla Chiesa
come “dottore”.
All’origine della “piccola via” di Teresa ci sono
grandi desideri, anzi l’unico infinito desiderio del-
la santità, che per diversi anni l’ha tormentata, non
riuscendo a trovare un mezzo che le consentisse di