Pagina 17 - Il Tassello

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Attesa del Natale
Si era stupita nel constatare che quest’ultimo, che di solito presenziava al pranzo di Natale
solo il minimo sindacale, aveva risposto pazientemente alle loro domande su quale scuola
frequentasse e cosa avrebbe voluto fare dopo la maturità, aveva chiacchierato piacevolmente
con sua zia Cheddolce, con la Fulvia e Unozio, e aveva perfino giocato a Playstation con il
piccolo “Che”, lui che aveva sempre detestato i “mocciosi”.
Si era sorpresa a guardare NonnaNenna, e a pensare che, anche se non si sarebbe detto,
aveva quasi cento Natali alle spalle, e quello poteva essere l’ultimo che trascorrevano insieme,
e infine aveva sorriso, vedendo che Miomarito aveva indossato, ancora una volta, l’orribile
maglione con le renne che gli aveva regalato sua madre,Miasuocera, solo per vederla felice.
Sembravano tutti stranamente a loro agio, come non ricordava di averli mai visti.Nei piatti
di portata erano rimasti molti avanzi, e Cheddonna si era affrettata a farne tanti pacchetti per
consegnarli agli ospiti, al momento di tornare a casa.
Sulla tavola, sparecchiata per
la consueta tombolata natalizia,
c’erano frutta secca, torrone,
mandarini, oltre a fichi secchi
e datteri; di litchis nemmeno
l’ombra,ma nessuno pareva averci
fatto caso.
-Hai visto?- le aveva sussurrato
NonnaNenna, dandole un buffetto
sulla guancia, come quando era
bambina -L’è Nadal istess, anca
senza licci!-
Cheddonna l’aveva guardata
con affetto. Forse, dopo tutto,
NonnaNenna aveva ragione, e poi
i litchis li avrebbe sempre potuti
comprare, scontati, per giunta, per
l’Epifania!
Rubriche: le avventure di Cheddonna
Chiara
(se volete leggere altri racconti:
www.cheddonna.it)