PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
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Anno 2001
Numero 4 - Gennaio 2001

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PIETRO, LUCIANA & DANIELE
ovvero: i capricci del pap?/font>

Pietro e Luciana, sposati da ormai pi?di cinque anni, hanno finalmente avuto il bambino che desideravano: Daniele. Daniele ?un bel bambino, in salute, vivace, orgoglio di Pietro e Luciana, e pure dei quattro nonni. Luciana per? alcune settimane dopo la nascita di Daniele, inizia a notare in Pietro un comportamento diverso dal solito. Pietro, da sempre spiritoso, accondiscendente, affettuoso, ?diventato strano: sembra irritabile, un po' scontroso; alla sera, quando rientra dal lavoro, d?un bacetto asettico sulla guancia di Luciana, domanda del bambino e poi trascorre la cena silenzioso. Ah, dimenticavo! Adesso si lamenta pure del modo di cucinare di sua moglie. E questo ?veramente strano; sia perch?non lo ha mai fatto prima d'ora; sia perch?Luciana a cucinare se la cava benissimo.

A Luciana viene da pensare, spontaneamente, che Pietro stia facendo i capricci. "Ma andiamo! Non ?possibile! Pietro ?un architetto, un professionista affermato! Hai fatto caso al nuovo centro commerciale che c'?all'uscita dell'autostrada? Quello con la fontana e i giochi d'acqua? Quello l'ha progettato proprio lui: Pietro! E vuoi che uno cos?stia a fare i capricci?". Eppure ?proprio cos? Pietro, alla soglia dei trentacinque anni, architetto affermato, sta facendo i capricci. Perch?

Perch?nelle facolt?di architettura non insegnano come si diventa pap? Da nessuna parte si insegna il mestiere del padre o quello della madre, il mestiere del figlio o il mestiere del nonno. Nella vita siamo alle prese con esperienze che ci sorprendono impreparati. E non pu?che essere cos? Troppo spesso ci identifichiamo con i titoli che abbiamo, o con la presunta maturit?che dovremmo avere. Invece la nostra personalit??proprio come una di quelle bamboline russe, che si incastrano l'una nell'altra. E se fuori ce n'?una bella grossa e tonda, all'interno ce n'?una altrettanto tonda, ma piccola piccola.

Cos?siamo fatti: al di fuori c'?un architetto, un meccanico, un medico, un magistrato, un commesso, un artigiano, un commerciante...; dentro, da qualche parte, nel pi?profondo della loro persona, c'?un bambino. Pietro ?diventato padre. E scopre due cose: che ha un figlio; e che sua moglie non pu?dedicare a lui, Pietro, tutte le attenzioni che gli dedicava prima. L'architetto Pietro non ammetter?mai di essere geloso del proprio figlio. "E come posso esserlo? ? mio figlio! Sono contento, non geloso!"

Nella nostra vita interiore due pi?due non sempre fa quattro. Ovvero: le regole della aritmetica non si applicano con la stessa facilit?alla psicologia. In Pietro possono esistere, anche se sembrano in contraddizione, la gioia per Daniele e la gelosia per lui. L'adulto-Pietro ?felice, orgoglioso del suo bimbo Daniele, perch?Daniele ?suo figlio. Il bimbo-Pietro ?geloso del bimbo Daniele, perch?Daniele ?un bimbo come lui. Se Pietro avr?la saggezza di accorgersene, lui e Luciana scopriranno che ?perfino bello ritrovarsi bambini. E magari si faranno pure una bella risata insieme.

don Stefano

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