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Sacro Monte di Crea

Il Sacro Monte di Crea è situato su una delle alture più elevate del Monferrato (455 m s.l.m.), in provincia di Alessandria. La particolare collocazione lo arricchisce di un’eccezionale veduta panoramica sulle colline circostanti e sulla catena alpina.
I lavori di edificazione del Sacro Monte iniziano nel 1589 su iniziativa del priore di Crea Costantino Massino, che progetta l’ampliamento del preesistente santuario mariano disponendo la costruzione di una serie di cappelle dedicate ai misteri della vita e al trionfo della Madonna. Fra le prime cappelle edificate vi sono quelle della Natività di Maria e della Presentazione di Maria al Tempio.
Il Sacro Monte di Crea è composto da ventitré cappelle, realizzate in due differenti fasi costruttive, una cinque-seicentesca e l’altra ottocentesca. Alla più antica, che si distingue per gruppi scultorei complessi in terracotta policroma inseriti in ambienti affrescati, partecipano artisti quali il Moncalvo, i Prestinari, i Wespin. L’intervento ottocentesco, sostitutivo di cappelle andate perdute, rivela invece una statuaria più semplice a eccezione della cappella della Salita al Calvario, dove interviene Leonardo Bistolfi con una composizione di grande intensità emotiva.
Le cappelle - fatta eccezione per le prime due dedicate a Sant’Eusebio - sono incentrate su alcune tappe della vita della Vergine (inizialmente sui misteri del Rosario), secondo un percorso che culmina nella cappella dell’Incoronazione di Maria, più nota come Il Paradiso. La cappella del Paradiso, con oltre trecento statue, è la più complessa del Sacro Monte. Il tema è trattato con grande ricchezza: vi è raffigurata l’Incoronazione di Maria, da parte della Trinità, sostenuta da uno stuolo di angeli. Le fanno da corona tre giri di statue raffiguranti apostoli, santi e martiri.

La storia del Sacro Monte di Crea

Inizia con quella del convento e della chiesa di Santa Maria, meta di pellegrinaggio devozionale sin dal medioevo La tradizione, forse non priva di fondamenti storici, vuole che sia stato Sant'Eusebio, vescovo di Vercelli, a salire la collina verso il d.C.; lì avrebbe portato la statua lignea della Madonna col Bambino, ancor oggi venerata e lì avrebbe fatto edificare un primo oratorio In realtà la statua della Madonna è del XIII secolo e poco si sa sulla sua provenienza. Fatto certo è che attorno all'anno mille già esisteva un convento nel quale si erano stabiliti i canonici regolari di Vezzolano Il Santuario di Crea era già un luogo importante di culto quando nel Marchesi del Monferrato gli fecero dono di una reliquia della Santa Croce.

 

 All'inizio del XIV secolo, scomparsa la dinastia degli Aleramici, furono i Paleologi, nuovi Marchesi del Monferrato, a prendere sotto la loro protezione. Tra il ed il fecero edificare, all'interno della chiesa, la cappella di Santa Margherita di Antiochia ove venne sistemata una reliquia delle Santa (oggi conservata nel Duomo di Casale Tra il 1474" ed il 1479,Guglielmo VIII Paleologo commissionò gli importanti affreschi della Cappella di Santa Margherita: sulla parete di fondo, ai lati della Madonna in Trono, compaiono il suo ritratto e quello di sua moglie Bernarda di Brosse, assieme alle figlie. Terminata la dinastia dei Paleologi, nel 1536 il Monferrato passò ai Gonzaga. Fu sotto Vincenzo I Gonzaga che, nel 1589, oltre ad attuarsi un ampliamento della chiesa, venne concepito il primo progetto di costruzione delle cappelle del Sacro Monte. Fu il modello del Sacro Monte di Varallo, ormai in fase avanzata di costruzione, con le sue splendide cappelle ricche di statue dipinte e di pareti affrescate, ad ispirare a Padre Costantino Massino, priore di Crea, la stesura del progetto come percorso devozionale in 18 stazioni dedicate alla vita della Vergine, più propriamente, ai "misteri" delRosario.Sappiamo che le prime cappelle edificate furono quelle della Natività e della Presentazione di Maria al tempio, e che nel erano 10 le cappelle che facevano da corona al Santuario. Pochi anni dopo il nuovo priore di Crea concepì un ambizioso disegno di ampliamento del Sacro Monte portando a 40 il numero di cappelle da edificarsi, disegno che guidò gli interventi successivi, ma che non fu mai portato a termine. Verso la fine del ‘600 il Monte contava 18 cappelle e 17 romitori (luoghi di preghiera dedicati ciascuno ad un santo, ad uso dei devoti che, per altra via, ridiscendevano dalla cappella del Paradiso al Santuario); ma bisogna considerare che aveva dovuto subire, nel, il vulnus dei soldati francesi e sabaudi in lotta contro il Monferrato. Nel 1735 venne rifatta la facciata della chiesa, secondo l'impianto stilistico barocco che oggi vediamo. La prosperità di Crea durò sino alla fine del ‘700. La soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone nel 1801 ed il saccheggio operato dalle sue truppe nello stesso anno, ridussero il Sacro Monte in condizioni di rovina e di abbandono. La ricostruzione prese avvio solo nel 1859 con la costituzione della ;Società di Restauro del Santuario di Crea" Gli interventi di restauro - assieme alla edificazione ex novo di alcune cappelle - furono da allora assai frequenti. Fu realizzato nel 1889 un importante recupero della Cappella del Paradiso, poi ripreso con tecniche più affidabili nel 1972

                 

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Redazione Web: don Sergio, Achille, Dario

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