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Morimondo 
 La storia L'Abbazia di 
Morimondo ebbe una notevole espansione caratterizzata da vaste acquisizioni di 
terreni coltivati, marcite e allevamenti. Tra il XII e il XIII secolo subì tuttavia numerosi saccheggi da parte delle 
truppe imperiali.
 Nel 1450 Morimondo divenne commenda; tra i primi abati commendatari ricordiamo 
il cardinale Giovanni de' Medici (futuro Papa Leone X), che nel 1490 inviò sei 
monaci cistercensi, provenienti dall'abbazia di Settimo Fiorentino, a riportare 
la regolarità della vita monastica.
 Nel 1561 San Carlo Borromeo nominò Morimondo parrocchia, attribuendo però tutti 
i suoi terreni all'Ospedale Maggiore di Milano.
 Nel Settecento furono innalzati due lati del chiostro.
 Il 31 maggio 1798 la comunità cistercense fu soppressa, ma la vita parrocchiale 
non si spense mai, è ed tuttora attiva.
 La Chiesa Costruita prevalentemente in cotto, materiale tipicamente 
lombardo, fu eretta tra il 1182 e il 1296. Fatta eccezione per la facciata, la 
struttura ricalca le caratteristiche cistercensi: a croce latina con tre navate, 
abside rettangolare orientata verso Est, transetto che contiene due cappelle Il 
sistema portante, proveniente dalla Borgogna, risulta costituito da larghe 
colonne al di sopra delle quali si ergono colonnette poggianti su capitelli 
scolpiti in pietra. Vi si nota un'influenza gotica nell'elevazione, nell'uso 
della volta a crociera e dell'arco a sesto acuto, sebbene la presenza di archi a 
tutto sesto (navata laterale destra) documenti il persistere del Romanico.
 La totale assenza di decorazioni e la struttura architettonica riflettono la 
spiritualità e l'essenzialità che distinguono l'Ordine cistercense.
 Il piano della zona absidale fu poi sopraelevato nel 1573 e ulteriormente 
decorato nel Settecento con il rifacimento dell'altare marmoreo.
 per braccio e presenza della scala di connessione col dormitorio. In essa si 
riscontra la totale assenza di cappelle laterali nella navata maggiore.
 
 L'Abbazia Abbazia fondata nel 
1134 è una filiazione dell'Abbazia cistercense di Morimond, presso Langres nel 
nord della Francia. La scelta del luogo fu strategica da un punto di vista 
spirituale, economico e politico.
 
   
La Chiesa è 
tipicamente cistercense: a croce latina con tre navate, abside rettangolare 
orientata ad est e totale assenza delle cappelle laterali nella 
navata principale. Il transetto contiene due cappelle per braccio e si collega a 
sud con il dormitorio.
 La "facciata a vento" ricalca la tipologia delle chiese gotico 
lombarde.
 
 Il Chiostro e il MonasteroIl 
Monastero è costituito da vari
piani edificati su un terreno 
terrazzato. Il 
Chiostro collega la Chiesa al Monastero 
in una continuità architettonica stilistica a conferma della regola monastica 
ora et labora di San Benedetto.
 Le origini
 Il 4 ottobre 1134 i primi dodici monaci arrivarono dall'Abbazia di Morimond, 
presso Langres (Francia del nord), una delle prime quattro filiazioni 
dell'Ordine cistercense, che deriva il nome (morire al mondo per rinascere) 
dalla situazione paludosa del sito (marais mont, cioè monte della palude). Dopo 
un iniziale insediamento a Coronate, forse con l'appoggio del Vescovo di Pavia, 
i monaci si trasferirono nel novembre 1136 nel luogo definitivo, dove 
probabilmente erano già costruiti i primi edifici per la vita quotidiana, e 
intrecciarono legami con la città e i vescovi ambrosiani.
    A Morimondo, la comunità fu subito vivace e ricca di vocazioni, tanto che furono 
fondate altre due abbazie: Acquafredda (Como) nel 1143 e Casalvolone (Novara) 
nel 1169. Il fiorire della comunità di Morimondo è testimoniato anche dalla 
ricca biblioteca, una delle più vivaci dell'Ordine cistercense nel XII-XIII 
secolo. I monaci acquisirono terreni coltivati soprattutto verso il Ticino per 
un'estensione di 3.200 ettari.
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